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12 dic 2020

Recensione: UN CAFFE' CON ROBESPIERRE di Adriana Assini

 






Titolo: Un caffè con Robespierre

Autore: Adriana Assini

Genere: romanzo storico

Editore: Scrittura&Scritture

Formato: ebook e cartaceo

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Sinossi:

Parigi, 1793. Attraverso il serrato confronto di una coppia, va in scena uno scorcio di Rivoluzione, carico di promesse e di eccessi, di glorie e di spine.Nella città sulla Senna sventola il tricolore della Repubblica, i Caffè brulicano di gente e di idee, e le piazze, teatro di balli e di feste popolari, si trasformano a volte in luoghi di supplizio, dove è Madame la ghigliottina a farla da padrona. E in autunno, mentre cadono le prime foglie, cade anche la testa di Marie-Antoinette, la regina straniera mai amata dai francesi.Un tempo al servizio della fastosa corte di Versailles, l’irrequieta Manon, rinomata modista, e suo marito Bertrand, cuoco raffinato dal tratto elegante, vengono travolti dal nuovo corso della Storia, ritrovandosi sempre più estranei l’una all’altro: lui, ancorato al passato, fedele ai riti e ai dettami dell’Ancien Régime; lei, soggiogata dal fascino del credo giacobino, attratta da quel mondo più libero e più equo predicato da Maximilien de Robespierre, capo carismatico del governo rivoluzionario, che abita nel suo stesso quartiere, a due passi dalla sua casa.Costretto a difficili prove, tra illusioni, speranze e colpi di scena, l’amore tra Manon e Bertrand corre sul filo di una corda, rischiando di finire nella polvere.



Recensione:

La penna raffinata di Adriana Assini ci catapulta nella Parigi del 1793, post rivoluzione, in cui sventola il tricolore della Repubblica e le idee di libertà e innovazione riempiono le piazze e i caffè.


Maria-Antoniette, la regina straniera mai amata dai francesi, è stata giustiziata, la sua testa caduta come le prime foglie che, con l'approssimarsi dell'autunno, cadono dagli alberi.


Protagonisti del romanzo sono Manon, rinomata modista, dalle idee rivoluzionarie, un tempo a servizio alla corte di Versaille e suo marito Bertrand, cuoco raffinato, uomo semplice e pacato, ancora legato al vecchio regime e a quella donna, sua maestà la regina, che non ha mai dimenticato.


Si sono conosciuti proprio a Versailles, si sono innamorati e sposati: due caratteri diversi ma comunque compatibili, due opposti che si sono sempre attratti.

Ora però il loro loro rapporto è in crisi, ha iniziato lentamente a logorarsi a causa delle loro idee politiche cosi diverse, portandoli addirittura ad allontanarsi fisicamente l'uno dall'altra. 


L'autrice è bravissima a raccontare, attraverso le vicissitudini di Manon e Bertran, quelli che sono i sentimenti contrastanti del popolo Parigino dell'epoca, diviso ancora tra i cauti e i fedeli legati all'Ancien Regime, e i più rivoluzionari giacobini affascinati da quel mondo libero ed equo tanto predicato da Maximilien Robespierre.


La lontananza sarà per entrambi una prova dura ma necessaria per comprendere, per cercare di ricucire quel loro amore all'apparenza cosi precario ma ancora forte e presente.

Uno scambio epistolare, il loro, che è pura poesia, che ci fa sospirare e sperare, che racconta la fragilità di ogni essere umano. 


"... Troppo a lungo abbiamo permesso che malintesi ci segnassero, offuscando il confine tra le cose vere e le cose sognate. Se mi chiedessi le ragioni del mio amore per te, Manon, adesso, finalmente saprei come risponderti: perché sei tu, perché sono io.."


Perché l'amore, quello vero, è come la Fenice: brucia per rinascere dalle sue stesse ceneri.


4 stelle

Recensione a cura di Paola.