Titolo: Quando l'amore chiama, io non rispondo
Autore: Anna Zarlenga
Genere: romance
Editore: Newton Compton
Formato: ebook e cartaceo
Sinossi:
Aida è un’idealista nata e non ha paura di lottare per le cose in cui crede. Per questo ha deciso di difendere i diritti dei suoi colleghi accettando di diventare la rappresentante sindacale dell’azienda in cui lavora. Una mattina, mentre sta correndo per non arrivare tardi al lavoro, una distrazione la fa scivolare e cadere. E proprio mentre tenta di alzarsi un affascinante sconosciuto appare al suo fianco per soccorrerla. Anche se non è disposta ad ammetterlo, Aida sente che quell’incontro ha lasciato in lei un segno... Peccato che, proprio durante la riunione, le venga presentato il nuovo responsabile delle risorse umane, che Aida aveva promesso di contrastare con tutte le forze: si chiama Dennis Castelli ed è la persona che l’ha soccorsa solo pochi minuti prima. Decisa a non ascoltare il proprio cuore, Aida si impegna nella sua battaglia, anche se l’atteggiamento di Dennis non fa che confonderla: cerca di prendersi gioco di lei o è possibile che abbia davvero a cuore gli interessi dei dipendenti? Tra pregiudizi, battibecchi, equivoci e codici di condotta autoimposti, Aida e Dennis dovranno trovare un accordo. Non solo per il bene dell’azienda, ma anche per il proprio cuore.
Lei lavora in un call center e diffida sempre dei suoi superiori.
Lui è il nuovo responsabile delle risorse umane.
E allora perché ne è così incredibilmente attratta?
Recensione:
Questo romanzo è stato un piacevole break in un periodo abbastanza particolare per me, e credo sia anche questo uno degli elementi fondamentali che caratterizzano un buon libro, in questo caso ancora di più in quanto siamo davanti ad un romance che ha tutti gli ingredienti volti a strappare un sorriso, un'imprecazione e un'espressione di tenerezza, e non per forza, in quest'ordine.
La storia è ambientata a Napoli dove Aida lavora per una società che gestisce le chiamate in entrata per varie utenze.
I suoi dipendenti non sono dei semplici operatori telefonici, ma dei veri assistenti al cliente.
Il clima in azienda non è molto sereno, e Aida è proprio la portavoce del malumore. Agguerrita sindacalista pronta a dare del filo da torcere a tutti battendosi per i suoi diritti e per quelli dei suoi colleghi, non risparmiando nessuno, neanche il nuovo responsabile delle risorse umane: Dennis Castelli.
Il poveretto, perché a mio avviso lo è, è mosso dalle migliori intenzioni. Nel suo lavoro è davvero molto bravo e crede fermamente nell'armonia sul luogo di lavoro. Ce la mette tutta per dare tranquillità ai dipendenti ma non ha fatto i conti con Aida.
Il loro incontro/scontro porterà solo scintille.
Ovviamente non vi racconto altro, dovrete scoprire da soli cosa succederà.
Una storia caratterizzata da dialoghi frizzanti e battibecchi continui per una coppia alquanto improbabile che dimostra come i poli opposti si attraggono.
In sincerità vi dico che Aida è molto lontana da ciò che sono e per questo ho faticato ad entrare in empatia con lei. L'ho trovata un tantino estrema, quasi irritante
Di contro ho molto apprezzato Dennis, la sua convinzione e passione lavorativa. In un mondo perfetto lui sarebbe un ottimo capo, però, per quanto il mondo non sia perfetto, credo che Aida sia davvero troppo drastica, pretenziosa e prevenuta fino quasi a farmi pensare che non meriti un uomo come Dennis, anche quando quest'ultimo sbaglia.
Devo aggiungere che, però, questi due personaggi insieme funzionano alla grande perché sono ciò che sono, perché hanno precise convinzioni, pregi e difetti.
L'autrice ha creato due personalità forti che, nel bene o nel male, conquistano il lettore. Ad esempio, se una persona pacifica come me non riesce ad apprezzare Aida, trova in Dennis il protagonista perfetto, e gode della lettura fino alla fine.
Come sempre la scrittura di Anna Zarlenga è sagace, accurata e scorrevole. È riuscita a tener viva l'attenzione dall'inizio alla fine con dialoghi sempre molto interessanti e ironici. Un romanzo completo da leggere sicuramente.
Prima di salutarvi vorrei fare un'ultima osservazione.
Ho apprezzato molto il contesto sia lavorativo che famigliare in cui è stata collocata la storia. Per una volta non abbiamo avvocati, dottori o imprenditori, ma si è affrontato un mondo lavorativo molto comune ma di cui si parla poco, senza mai appesantire troppo l'atmosfera. Credo, che questa scelta sia stata eccellente ed abbia contribuito a rendere la storia ancora più intrigante perché davvero molto vicina alla quotidianità di molti.
4 stelle
Recensione a cura di Lina