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3 apr 2019

Recensione: ELOISA ED ABELARDO. STORIA DI UN AMORE di Manuela Raffa







Titolo: Eloisa ed Abelardo. Storia di un amore.
Autore: Manuela Raffa
genere: romanzo storico
Editore: Piemme 
Formato: cartaceo ed ebook
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Sinossi:
1116, Regno di Francia. Eloisa è una donna fuori dal comune. Chiusa in convento fin da giovanissima, senza sapere nulla dei genitori, non è mai riuscita ad abituarsi a quella vita, una prigione fatta di polvere, silenzio e litanie, per lei prive di senso, ripetute all'infinito. L'unico modo di evadere è chiudersi nella biblioteca del convento dell'Argenteuil e perdersi tra le righe dei manoscritti che lì vengono conservati. Per questo, il giorno in cui le viene consegnata la lettera di suo zio Fulberto, che la invita a raggiungerlo a Parigi a vivere con lui, fuori da quelle odiate mura, Eloisa non crede ai propri occhi. La libertà. Finalmente la libertà che tanto ha desiderato assaporare. Pietro di Berengario, noto in tutta Parigi come Abelardo, è uno dei filosofi più celebri del suo tempo. Le sue lezioni all'università sono seguite da centinaia di studenti. Per quello ha lasciato la primogenitura e il suo castello in Bretagna e ha preso i voti, perché era il solo modo per poter dedicare la sua vita all'unica cosa che per lui abbia un senso: il sapere. Quando Eloisa e Abelardo si incontrano - lo zio di lei ha voluto concedere alla nipote una vera istruzione con il maestro più rinomato del momento - la loro è quasi una sfida. Diffidente lui, perché non pensa che una donna possa meritare la fama di letterata con cui viene acclamata Eloisa. E orgogliosa lei, che sente il rifiuto di Abelardo ad accettare la sua intelligenza. Ed è proprio questo il momento in cui sboccia il loro amore, in cui passione e intelletto fungono da trama e ordito, un'unione che è di corpi quanto di anime e menti. Tanto grande nella gioia quanto disarmante nel suo drammatico epilogo, che li porterà prima a mentire e a imbrogliare chi li ama, poi a perdere tutto e a vivere separati per sempre.




Recensione:
Eloisa vive in convento sin da quando era molto piccola, non ha mai conosciuto i suoi genitori e si è rassegnata a trascorrere l’intera esistenza rinchiusa tra quattro mura. L’unica cosa che la salva dalla disperazione sono i libri, trascorre ore intere nella biblioteca del convento e grazie ad una suora che l’ha presa a cuore, Eloisa si è formata acquisendo conoscenze e diventando una donna molto colta.

Ad un certo punto la sua esistenza cambia inaspettatamente, lo zio Fulberto ha deciso  infatti di ospitarla nella sua casa, addio convento e via entusiasta verso un futuro che appare, agli occhi della giovane, come un sogno.
Lo zio rendendosi conto della cultura e della preparazione di Eloisa decide di farla seguire da un maestro, non uno qualunque ma il più apprezzato di tutta Parigi, Pietro di Berengario meglio conosciuto come Abelardo.
Abelardo oltre ad essere un uomo di grande cultura è anche molto affascinante e le sue conquiste sono sulla bocca di tutti. Tra Eloisa ed Abelardo nasce una passione prepotente ed incontrollabile, lei si innamorerà perdutamente di lui che dal canto suo, pur amandola non riuscirà mai a donarsi completamente alla donna mettendo sempre  al primo posto il suo lavoro.

La passione che li travolgerà sarà forte ed allo stesso tempo devastante e la felicità per i due diventerà un’utopia irraggiungibile.



Questo romanzo mi ha riportato indietro di qualche anno, ai tempi in cui frequentavo l’università e studiando letteratura e filosofia venni a conoscenza della travagliata storia d’amore tra Eloisa ed Abelardo, due grandi menti che si incontrarono in un periodo storico in cui un amore del genere non era semplice da accettare ed accogliere.

L’autrice Manuela Raffa è stata bravissima nel raccontare una storia reale, ha avuto la capacità di renderla in maniera impeccabile concentrandosi sul lato emozionale, affettivo, quello più intimo e profondo e forse anche meno noto ed indagato. Lo studio e la ricerca alla base del libro sono facilmente riconoscibili, ogni capitolo è introdotto da estratti tratti dal carteggio tra Eloisa ed Abelardo, ogni aneddoto è raccontato con dovizia di particolari, l’attenzione ai dettagli è impeccabile.
Il risultato è un romanzo intenso ed emozionante che ci restituisce una visione più ‘umana’ dei due intellettuali. 

I personaggi sono sapientemente articolati, conosciamo i loro pensieri, le loro paure, le loro emozioni, le loro aspettative, percepiamo lo stato d’animo dello zio Fulberto attanagliato dai sensi di colpa, consapevole dei numerosi errori commessi, errori che hanno condotto all’infelicità Eloisa, Abelardo ed anche se stesso.

Eloisa è una donna forte, che ha affrontato il dolore e la sofferenza a testa alta, senza mai piegarsi, continuando sempre a combattere; l’amore che prova nei confronti di Abelardo è sincero, totalizzante, è un sentimento per cui è disposta a tutto persino a sacrificare se stessa.
Abelardo potrebbe sembrare superficiale o poco coinvolto nel rapporto invece pagina dopo pagina, ci rendiamo conto che ama intensamente Eloisa ma non è capace di mostrarglielo fino in fondo, è un uomo apparentemente egoista, concentrato solo su se stesso e sulla sua carriera ma credo, che dietro questa sua ostentata sicurezza si celasse una persona debole ed insicura, incapace di prendere decisioni importanti e definitive.

Se amate i romanzi storici, se le storie tragiche e travagliate vi appassionano allora questo è senza dubbio un libro che dovete leggere.
Amore e sofferenza sono due facce della stessa medaglia e questa storia le descrive alla perfezione…del resto non ci sono rose senza spine e nulla è davvero perfetto.
Buona lettura. 

5 stelle