Blog

4 mag 2019

Recensione: L'ANIMA DELLA SPADA di Valentina Piazza









Titolo: L'anima della spada
Autore: Valentina Piazza
Editore: Self publishing
Formato: ebook a cartaceo















Sinossi:

Milano, oggi.
Francesca Losi, figlia di un grande esponente dell’aikido in Italia, alla morte di quest’ultimo e per suo volere, acquistò un’antica e preziosa katana giapponese durante un’asta di beneficenza, a Milano. La spada, arrugginita e danneggiata, versava in pessime condizioni ma la ragazza era determinata a riportarla ai suoi antichi splendori, esaudendo così anche l’ultimo desiderio di suo padre. 
Dopo essersi messa in contatto con il togishi, Kimura Kaito, un noto restauratore di spade, cominciò insieme a lui il restauro della lama. Ogni volta che Francesca poserà la mano sulla katana, questa le parlerà attraverso visioni dominate da una voce di donna, intenzionata a svelare il passato e l’anima della spada…

Giappone, XIV secolo.
Yamamoto Takeshi, un famoso guerriero, aveva perso la propria katana durante uno scontro e, conoscendo la fama del fabbro Masamune, gli aveva commissionato una nuova arma: la spada Koi, una katana micidiale, dai poteri ultraterreni…

“Quando Takeshi, il guerriero, serrò la sua presa su di me, vidi la luce della sua anima...”







Recensione:

".. La spada deve essere più di una semplice arma; deve essere una  risposta alle domande della vita."
(Miyamoto Musashi)


Ho terminato da poco l'ultimo romanzo di Valentina Piazza "L'anima della spada" e, avendo letto praticamente tutti i suoi libri, posso affermare che in questo romanzo l'autrice si è superata.
Le emozioni, le sensazioni, ma soprattutto gli insegnamenti racchiusi in queste 180 pagine sono tantissimi.
Più volte, durante la lettura, mi sono fermata, rileggendo le stesse frasi, per farle mie, perché sentivo che, in qualche modo, mi appartenevano.
È un libro magico, capace di "entrarvi dentro", di leggervi nel cuore e di regalarvi delle piccole perle di saggezza... la cultura giapponese è così.

La storia si apre in una Milano moderna, in cui Francesca, una ragazza di circa 30 anni, rimasta sola al mondo dopo la morte del padre, sta partecipando ad un'asta di beneficenza, in cui viene battuta un'antica katana risalente al periodo Edo.
Questa preziosa spada deve essere sua, lo ha promesso a suo padre in punto di morte...
Dopo una breve contesa con un altro partecipante,  anche lui interessato all'antica katana, Francesca si aggiudica il pezzo.

Ma torniamo indietro di qualche giorno.
Angelo Losi, il padre di Francesca, maestro di Aikido conosciuto e stimato a livello nazionale, versa in condizioni critiche in un letto di ospedale.
La ragazza è al suo fianco e gli stringe forte la mano. 
E' disperata; ha già perduto la madre e si è da poco separata dal marito; il padre è sempre stato il suo punto di riferimento fin da bambina, fin da quando ha mosso i suoi primi passi proprio sul tatami, il tappeto giapponese usato per gli allenamenti di aikido.
Non le resta che lui al mondo...e il pensiero di perderlo le strazia il cuore. 

"Francesca, fammi un favore. Prendi la mia agendina." Le sussurra il padre... C'è appuntata una data:"20 dicembre, asta di beneficenza al settimo piano della rinascente. La katana.""Promettimi bambina mia che ci andrai, Ormai è chiaro che io non arriverò al 20 dicembre tesoro. Non piangere, devi puntare per avere quella spada, è importante. Ho dei soldi da parte versate Su un conto in cui tu sei la sola erede e ho già dato disposizioni."

Il padre non le dà spiegazioni, non ne ha il tempo. Da lì a poche ora se ne andrà per sempre.
Perché questa antica Spada è così importante per lui? 
Chi o cosa si cela all'interno di quel fodero consumato dal tempo?
Francesca è determinata a scoprirlo, e lo farà con l'aiuto di Kaito, un "togishi", un restauratore di spade, uno dei più bravi al mondo.
Insieme inizieranno un viaggio, un'avventura che li riporterà indietro nel tempo, nel Giappone dell'Epoca Edo, dove conosceranno il maestro Masamune,  l'uomo che ha forgiato proprio la Katana che possiede Francesca.. 

" Eccoci. Vieni, la spada ora ci racconterà la sua storia. Sai perché mi dedico al restauro delle spade? Perché amo riportare alla luce le storie dimenticate. Tutti gli oggetti hanno un passato io non faccio altro che di saperlo rinnovando la memoria di chi li ha posseduti...."

E sarà proprio la spada a raccontare la sua storia dimenticata, a riportare alla luce quello che realmente è accaduto. 
E lo farà nel momento in cui Francesca appoggerà per la prima volta la sua mano sulla lama della spada.... perché l'anima della spada le parlerà...

"... l'amore profondo e vero rimane nascosto, non si svela che alla morte, mi avevano detto...Ma ora ora è giunto il momento di raccontare la nostra storia."

Sarà la storia di un Grande Amore, di un grande e valoroso Guerriero, Takeshi per cui la spada è stata forgiata...
Ma sarà anche la storia di una grande guerra, della perenne lotta tra il bene ed il male in un equilibrio che è alla base, da sempre, della cultura giapponese.

Lasciatevi conquistare da questo racconto antico, fatevi guidare anche voi da Koi, l'affascinante e bellissima fanciulla che rappresenta proprio l'anima della spada... 
Per secoli ha aspettato paziente, nascosta all'interno della katana, l'arrivo di un'anima pura, nobile, un'anima speciale che l'avrebbe aiutata a raggiungere finalmente la pace.
E la predestinata era proprio Francesca ..

".. Ho vissuto come un'ombra per 1000 anni, senza avere coscienza di me. Quando sono stata chiamata dalla spada, giorno dopo giorno, ho sentito il mio cuore cambiare, trasformandosi, fino a divenire sempre più umano, sempre più simile al tuo. Provo emozioni, sensazioni nuove, che mi spaventano...."

L'ultimo capitolo è un autentico capolavoro. 
In poche pagine si concentrano emozioni fortissime e un insegnamento che dovremmo sempre ricordare e fare nostro..
Ce lo rivela Francesca rivolgendo il pensiero a suo padre..

" Grazie alla spada ho capito che papà, pensando tutti i giorni alla morte, meditando sul suo significato, aveva compreso invece il valore della vita,un sogno fugace che lui ha reso magnifico. Il suo essere pronto alla morte non era rassegnazione, ma un sentimento di pace, derivato dalla consapevolezza di aver vissuto una vita piena e di aver fatto, nel corso degli anni, tutto il suo meglio al fine di rendere i propri giorni pieni di luce e di significato."


5 stelle




Recensione a cura di Paola