Titolo: 2 anni alla scadenza
Autore: Silvia Civano
Genere: chick-lit
Editore: self publishing
Formato: ebook e cartaceo
Trama:
Caro diario. Mi chiamo Debby, ho trentun anni e vivo a Genova. Perché tenere un diario dopo aver superato i trenta? Idea della mia psicologa. Già. Vado dalla psicologa da un po’ di anni. Ormai la chiamo per nome. Sara mi ha detto di prendere un diario della durata di due anni per annotare le mie evoluzioni amorose. A quanto pare le mie storie hanno la scadenza regolata sui ventiquattro mesi. È come se impostassi un orologio, un timer, non so. Fatto sta che scaduti i due anni, scade il ragazzo, come fosse un cartoccio di latte andato a male. Cioè, all’inizio sono tutti principi azzurri; poi, non so come, si trasformano sempre in orchi cattivi che le fanciulle le rapiscono per sbatterle nella torre, non per salvarle. Le intrappolano, le fanno sentire in gabbia.
Propositi per il 2018:
1. Rimanere single per almeno qualche mese.
2. Tenere un lavoro per più di un anno.
3. Fare un tatuaggio.
Ostacoli nel 2018:
1. Ho conosciuto Samuel.
2. Perché il mio capo non sopporta Sammy?
3. Ho paura di ciò che è permanente. Meglio il septum.
Recensione:
La storia di Deborah va vissuta come un viaggio non solo nella vita della protagonista ma anche nella propria...perché, inutile negarlo, noi donne siamo tutte un po' come la protagonista, particolari, indecise, strane...uniche!
Deborah, il cui vero nome è in realtà Luisella, è una trentenne con una carattere insolito e una vita poco definita, fatta di cose incompiute, di percorsi interrotti e di poche certezze.
Ha frequentato tanti corsi di laurea ma non ne ha completato nessuno, ha fatto diversi lavori senza riuscire a tenersene stretto uno, ha avuto varie relazione tutte concluse al compimento dei due anni...
Deb è la ragazza dell'incompiuto, come le opere non finite di Michelangelo...inizia mille cose, magari con grande entusiasmo, poi l'entusiasmo svanisce, 'scade' e lei decide di cambiare strada...e ricominciare da zero.
Ma si può davvero ricominciare da zero senza aver fatto i conti con il proprio passato, con se stessi e con i propri errori?
La verità è che, per evitare di compiere gli stessi sbagli e ricostruirsi è necessario analizzare le azioni già compiute, guardare in fondo alla nostra mente, al nostro cuore e al nostro animo...
Non è, però, sempre facile, farcela da soli, a volte c'è bisogno di qualcuno che ci aiuti, che ci comprenda e ci faccia capire cosa potremmo migliorare di noi stessi.
Debby per riuscire nel suo intento di rinascere si affida ad una psicologa che le suggerisce di scrivere un diario su cui annotare pensieri, dubbi, gioie, preoccupazioni...e la protagonista accetterà il consiglio...
Inizierà un nuovo lavoro nel locale di Alessandro dove conoscerà l'affascinante Sammy, sarà lui l'uomo giusto?
Oppure la protagonista sta facendo, ancora una volta, la scelta sbagliata?
Il romanzo di Silvia Civano è una ventata d'aria fresca, si ride tanto, ci si sente leggeri ma si riflette anche molto.
L'autrice affronta una tematica quotidiana cioè la crescita e l'evoluzione di una giovane donna che non ha ancora trovato il suo posto nel mondo...e che, spesso, si butta a capofitto nelle cose solo per timore di perdere treni, occasioni...almeno io l'ho intesa così.
Ho avuto l'impressione che Debby non riesca a stare da sola e cerchi rifugio nelle relazioni di coppia, relazioni che si rivelano sempre sbagliate, forse perché i presupposti di base sono errati, forse perché la ragazza all'inizio non nota o non vuole notare alcune caratteristiche dei suoi fidanzati che, palesemente, non sono possono collimare con il suo modo di essere.
Debby ha bisogno di trovare fiducia in se stessa, di capire cosa vuole davvero...al suo fianco serve una persona che la apprezzi così com'è, che non voglia cambiarla...ma che la sproni a fare sempre meglio, a rischiare, a tentare...a diventare grande.
Ho amato molto il personaggio di Alessandro, un giovane con la testa sulle spalle, intelligente, capace, una di quelle persone che ogni donna meriterebbe di incontrare nella sua vita.
Invece ho detestato tutti i familiari di Debby, con cui lei ha un rapporto abbastanza complesso e soprattutto sua cugina....che odiosa odiosa donna ahahah
Il romanzo è narrato solo dal punto di vista di Debby, scelta che trovo azzeccatissima in quanto ci consente di comprendere al meglio i meccanismi che scattano nelle testa della giovane e di sentirci più vicini a lei.
Silvia Civano, ci regala una nuova bellissima storia e si conferma una scrittrice di talento, capace di muoversi con abilità in vari generi e di risultare ogni volta credibile e riconoscibile.
5 stelle
Emanuela