6 set 2018

Recensione: RITORNARE A CASA di Liliana Onori





Titolo: Ritornare a casa
Autore: Liliana Onori
Editore: Aletti
Formato: ebook e cartaceo



Sinossi:
Georgia, 1972. Sullo sfondo dell'immaginaria e assolata cittadina di Jules, l'amicizia tra Mike e Bobby, cresciuti insieme come fratelli, viene stroncata bruscamente dalla morte di quest'ultimo in un tragico incidente aereo.
In seguito alla sua perdita, la vita di Mike cambia radicalmente e, incapace di sopportare oltre le continue violenze subite da parte del padre, prende la decisione di fuggire da Jules per sempre per ricostruirsi una vita in un'altra città, lontano dai ricordi.
Una vita nuova quindi, che gli regalerà un nuovo amore e l'occasione di ricominciare a vivere ma le cui circostanze lo costringeranno, suo malgrado, a ritornare a casa dopo vent'anni di assenza e a fare i conti con i fantasmi del passato.


Recensione:
Jules non è un luogo qualunque, perché lì il sole splende talmente tanto da indurre a pensare ci siano due soli: uno che illumina la Terra e uno la cittadina di Jules. La forza di questa città però, la si riscontra anche nei legami che sa creare tra le persone. C'è una pista aerea in città, il proprietario è  Robert Jones, un ex veterano dell'aviazione congedato con onore per le sue gesta eroiche durante l'impresa di Pelar Harbor, è sposato con Maggie la levatrice della città ma non hanno mai avuto figli. 
Tuttavia il destino è imprevedibile e anche se troppe volte toglie, sono altrettante anche le occasioni che regala, e il loro regalo arriverà con la primavera. 
Stiamo parlando di due lieti eventi, la nascita di Bobby e Michael, due linee che viste da fuori sembrano parallele eppure sono innumerevoli gli incroci che le legano se si guarda più da vicino vivendoli. Bobby infatti  è stato affidato al nonno materno dai genitori per andar a cercare fortuna in città, Mike invece ha perso la madre morta per darlo alla luce e suo padre è un violento ed ubriacone. I due trovano, nella pista d'aviazione e nei i loro proprietari la casa di cui avevano bisogno e un legame di fratellanza cresce tra Bobby e Micheal.
Ma ahimè, nella primavera del' 72 un evento nefasto stravolgerà e separerà per sempre le vite dei due ragazzi, che avevano un unico grande sogno: andare via da Jules perché così Bobby sarebbe diventato un abile aviatore mentre Mike gli avrebbe fatto da torre di controllo e meccanico...

Ci sono ostacoli della vita, che sono in realtà vere e proprie tragedie che feriscono in modo irreparabile il cuore, perciò tentare di ricucire almeno in parte, anche la ferita che ci è stata inferta fa malissimo, toglie il respiro ed in certi casi l'unico modo per sentire meno dolore è scappare lontano lasciandosi il passato alle spalle. Ed è quello che farà il nostro dolce e sensibile Mike, correndo verso Savannah. Lontano dal passato Mike rinascerà, anzi potremmo dire che scoprirà finalmente che cosa vuol dire respirare davvero non sentendosi più soffocare dalla violenza, essendo circondato solo da amore e amicizia, anche se in realtà dare segni di vita non significa vivere davvero, il più delle volte forse, si sta solo sopravvivendo...

"Ritornare a casa" di Liliana Onori quindi, è un interessante ed emozionante racconto breve adatto a ogni età. La linearità, la fluidità e gli intrecci così veri e carichi di insegnamenti di vita, su cui  l'autrice basa le sue opere mi inducono a confermare le mie opinioni sul suo stile, precedentemente elaborate grazie alla lettura dei romanzi: "Come il sole di mezzanotte" e "Ci pensa il cielo". Sarebbe bello far leggere  queste storie ai ragazzi delle scuole medie spingendoli così ad avvicinarsi senza paura alla lettura e offrendo loro insegnamenti e nuovi orizzonti aperti sulla vita; la Onori infatti  col suo perfetto bilanciamento tra fantasia, storia e realtà  riesce per farci capire meglio il mondo in cui viviamo. Del resto prima di essere cittadini di un paese, siamo cosmopoliti, ovvero cittadini del mondo che hanno fame di sapere, amore e voglia di cambiare le cose rendendo più belle non solo le stanze delle cui porte abbiamo già le chiavi ma anche quelle chiuse di cui ancora non sappiamo nulla.
⭐⭐⭐ e 1/2