27 mar 2019

Recensione: UN SOGNO, UN AMORE E UN EQUIVOCO di Federica Cabras








Titolo: Un sogno, un amore e un equivoco
Autore: Federica Cabras
Genere: romanzo rosa
Editore: Literary romance
Formato: ebook e cartaceo










Sinossi:
Una buffa ragazza. Il sogno di diventare scrittrice. Il profumo dello zucchero a velo. Quando un equivoco si trasforma in amore. Virginia è una sognatrice. Cammina a un metro da terra eppure inciampa in continuazione. Ha un cuore così grande che alla fine, inevitabilmente, finisce per mettersi nei guai. Perché le bugie hanno le gambe corte, Virginia… lo sai. Dopo essere stata rifiutata a un colloquio di lavoro, quello per cui ha investito tutta se stessa, torna a casa come quel cucciolo abbandonato che trova per strada e lì, nell’appartamento, condiviso con Giada, Susanna e Stefano, il mondo le crolla definitivamente addosso. Complice una serata tra amiche, incontra Giorgio, del quale, il giorno dopo, ricorda ben poco. Ma è proprio lui a trovarle un lavoro in un bar un po’ particolare ed è lì, che Virginia conosce la signora Lai, un’anziana con un terribile peso sul cuore. Grazie ad alcune lettere custodite dalla donna, Virginia scopre una storia d’amore incredibile oltre a un’altra lettera che potrebbe ridare la felicità a qualcuno… Qualcuno che non è poi così distante da lei.






Recensione:
L'uomo è protagonista ogni giorno di continui scambi commerciali e compromessi, ma non n'è pienamente consapevole. A volte li confonde, pensa siano la stessa cosa ma non è affatto così, l'onere richiesto dai due casi  è ben diverso. Lo scambio di natura economica ci vede interagire usando la moneta; il compromesso invece, è un venirsi incontro con la consapevolezza che ambedue le parti hanno qualcosa da guadagnare ma forse anche qualcosa da perdere.

Virginia Carta ha 29 anni, fresca di laurea e un grande sogno nel cuore cioè lavorare nell'editoria e diventare una grande giornalista ma non ha ancora capito come va il mondo. La cosa non ci stupisce perché la protagonista è inesperta ed ingenua, goffa, sincera, sbadata, dolce e sognatrice proprio come Betty Suarez in Ugly Betty. 

Virginia però,  non è brutta, anzi il suo modo di essere ed il suo amore costante per la vita la rendono affascinante, un tesoro prezioso sia come figlia, amica o compagna di vita . Una ragazza frizzante, una di quelle persone capace di portare uno spiraglio di luce e sole anche  durante i rigidi inverni tipici dei periodi difficili della vita. 
Il mondo però è una giungla e bisogna   essere ambiziosi ed astuti per sopravvivere, i pochi che si salvano lo fanno sgomitando e non sognando.
E ciò, Virginia lo sa bene infatti ha appena avuto un colloquio  presso la più importante rivista di Castello in cui ha sfruttato malissimo le proprie carte. Quel colloquio era di vitale importanza, era l'ultima speranza di mettere radici in questa bellissima città ed evitare di ritornare con la coda fra le gambe da papà e mamma.
All'orizzonte, per la nostra protagonista, sembra esserci solo nebbia, almeno fino a quando quella sera stessa, non decide di concedersi un pò di divertimento in compagnia delle coinquiline Susanna e Giada. 
La serata si conclude con una sbronza colossale e un incontro indimenticabile quanto misterioso con un uomo dagli occhi chiari ed i capelli brizzolati di cui è impossibile non ricordare il profumo: muschio bianco. Una fragranza unica della quale Virginia si innamora a prima vista, poiché si sa che la neve a marzo è insolita ed indimenticabile.
Ma chi sarà mai quest'uomo del mistero? Come e  a chi chiedere un lavoro per poter costruire il proprio domani?        

Sembra la vita di ognuno di noi vero, cari lettori? 
Beh, del resto oggi è difficile per tutti  trovare il proprio posto nel mondo, la vita è come uno stage e noi siamo eterni tirocinanti, sempre lì  costretti a metterci alla prova sperando che un domani tutta la pratica e l'esperienza accumulati ci aiutino a vivere bene e magari a lasciar volare via quei sogni che non riusciamo a raggiungere
Ci sono sogni però, come ci fa capire l'autrice, con la sua penna spontanea, ironica, realistica,  coinvolgente e già dotata di grande personalità,  aspirazioni ed  obiettivi che non bisognerebbe mai abbandonare. 
Si riferisce a quei palloncini che nonostante il vento, la pioggia o altro, restano lì saldamente nelle nostre mani non per nostra caparbietà, ma  per volontà del destino. Si il destino quell'architetto arguto e brillante di cui non  riusciamo immaginare o  prevedere i progetti  dobbiamo solo affidarci a lui e sperare... e chissà magari alla fine della fiera ci ritroveremo di fronte ad uno splendido edificio.   

'Un sogno, un amore, un equivoco' è un romanzo imperdibile che vi consiglio di leggere.
Grazie a questa storia vi ricorderete che non si può arrivare al piano superiore senza aver salito tutti i gradini che ti separano dall'obiettivo.


4,5 stelle