24 mag 2019

Recensione: NON TI ASPETTAVO di Patrick D'Anello






Titolo: Non ti aspettavo
Autore: Patrick D'Anello
Editore: LFA publisher
Formato: cartaceo







Sinossi:
Sergio ha trentasette anni e si trova in quel periodo della vita in cui non si è né troppo giovani né troppo vecchi. In cui ci si inizia a porgere delle domande oppure si smette già di porgersele. In quel periodo della vita in cui ci si aggrappa all'amore con le unghie oppure lo si è già lasciato andare. Sergio è uno di quelli, uno che all'amore non ha mai creduto se non nei primi anni adolescenziali. Non ha mai creduto in una famiglia, non ha mai creduto in se stesso, o meglio ha smesso di crederci. Una vita fatta di pochi amici, dimenticati insieme ai vecchi libri in garage. Una vita senza avere anche solo per un giorno una ragazza al suo fianco. Un uomo spento, chiuso, invisibile.




Recensione:
Quando non riusciamo in qualcosa le possibili reazioni sono due: 
- "non ci riuscirò mai"
- "c'è un tempo per ogni cosa, perciò tempo al tempo e chi vivrà vedrà"...
Ma è accettabile secondo voi una reazione del genere a 37 anni, in prossimità quindi della nostra seconda adolescenza quali sono i 40 anni? 
No, vero? Perché la regola vorrebbe che a questo punto della propria vita fare delle scelte non debba essere difficile, anche perché si è ben consapevoli di chi si è e dove si vuole arrivare professionalmente parlando e cosa si vuole chiedere ancora alla vita, giusto? 

Purtroppo però, ogni regola ha le sue eccezioni e questa frase è perfetta per il romanzo di Patrick D'Anello.
Sergio, il nostro protagonista ha 37 anni ed inizia a tirare le somme della sua vita per capire dove ha sbagliato nella ricerca della felicità.
Non ha mai creduto ne ha vissuto un amore, non crede nella famiglia ma neanche in se stesso; non ha amicizie a colorare la sua vita solitaria e sofferta anche se in apparenza questo particolare sfugge.  
Eppure il mondo di Sergio deve essere di più di lacrime, segreti da cui si vuole scappare e vuoto interiore assoluto, lo so, ne sono certa, ma non posso e non voglio svelarvi di più poiché questa risposta è da ricercare pagina, dopo pagina tra le righe dei capitoli. 

Un romanzo né troppo lungo, né breve, un romanzo giusto per farci riflettere su tematiche importanti quali: la violenza sulle donne, il bullismo e la violenza domestica.
Sergio non hai mai vissuto la sua vita da protagonista, non è stato mai pienamente 'padrone'  delle proprie  scelte giuste o sbagliate,  si è limitato, piuttosto, ad interpretare il ruolo meno rischioso ma al contempo più statico. Sergio è ognuno di noi, un sopravvissuto  alla vita che, si è visto privare prima del tempo, della spensieratezza, del coraggio di vivere e sentire. 
Tuttavia che siano alti o bassi, anche per lui di sicuro il futuro ha in serbo qualche sorpresa...Ma di che tipo secondo voi? 
Alla penna fluida, arrabbiata, solitaria,impaurita ma allo stesso tempo coraggiosa di D'anello di farvi sognare, ma soltanto se ciò che stavate cercando è una storia scritta in terza persona in cui è facile immedesimarsi, crescere e migliorarsi nonostante la stragrande delle volte vi sembrerà il contrario. 

Leggete questo libro soltanto se siete pronti finalmente a dedicare una parte della sabbia della clessidra qual è la vostra vita su questa Terra a voi stessi, e se finalmente avete acquisito la consapevolezza che non sempre i desideri sono destinati a restare favole, anzi tutt'altro basta crederci. 

Buona lettura!

3 stelle