29 lug 2020

Recensione: IL ROMBO DELLA FELICITA' di Emilia Masia









Titolo: Il rombo della felicità
Autore: Emilia Masia
Genere: diario di viaggio
Editore: self publishing
Formato: ebook e cartaceo







Sinossi:
Cecilia ha tutto, non le manca nulla, eppure a trentanni inizia a sentire un vuoto dentro, incolmabile, come se dovesse cercare nuovi stimoli. Dopo tre anni trascorsi nella multietnica Bruxelles, città in cui è espatriata dall’Italia per lavoro, decide di partire nuovamente, questa volta per il Kenya, e dedicarsi al volontariato. Affronta così un viaggio straordinario in terra africana alla scoperta di un mondo diverso, difficile e affascinante al tempo stesso. E incontra persone ricche di sfumature, accoglienti, che conoscono il significato dei valori.Questa storia mette in luce le contraddizioni del mondo in cui viviamo, ma mostra anche l’altruismo di chi aiuta e la bellezza di chi, pur non avendo nulla, è ricco interiormente.
Un'esperienza di volontariato in Kenya nel 2016 è stata l’ispirazione che ha dato respiro al libro. Il ricavato della vendita del libro è destinato ai progetti onlus di Light of Maasai.



Recensione:
Il romanzo scritto da Emilia Masia è un diario di viaggio pregno di emozioni, talvolta contrastanti e  di sentimenti che hanno posto le radici nel cuore della protagonista del romanzo: Cecilia, trentenne di origine italiana, che vive a Bruxelles, stanca della solita routine e in cerca del 'Senso della vita'. 

Dopo svariate ricerche, trova un'associazione grazie alla quale Cecilia intraprende il suo viaggio in Kenya piena di voglia di fare e carica di aspettative, diretta verso il piccolo paese Rombo, sede della LoM, l'associazione Light of Masai, che la ospiterà per circa un mese. 
Lì l'attende l'inglese Beth, responsabile dell'associazione in loco, che ha dedicato la sua intera vita alla causa per cui ha deciso di lottare: aiutare concretamente un popolo che necessita di tutti i beni primari ai quali noi europei siamo abituati e che sottovalutiamo continuamente, avvalendoci anche, erroneamente, del diritto di lamentarci. 

Arrivata in casa LoM, già dai primi giorni trascorsi a visitare i luoghi raggiunti dall'impegno dell'associazione, Cecilia si rende conto presto dell'impossibilità di fare grandi cose per quel popolo in un periodo di tempo così breve, data la mancanza di fondi, di beni di prima necessità e di condizioni necessarie per realizzare qualsiasi progetto senza un notevole sostegno esterno. 
In egual misura, inizia a capire la ricchezza di quei luoghi, il dono che le stia concedendo lo 'Spirito' di quell'Africa devastata:
"Non posso fare a meno di pensare [...]: chi più possiede, si tiene stretto quello che ha e raramente dona agli altri, mentre i più poveri, - in questo caso un popolo che non ha nessun bene materiale, che non si può permettere neppure le porte e le finestre alle abitazioni, - regalano quel poco che hanno e che possiede un grande valore per loro". 

La protagonista si chiede spesso se il vero scopo di un volontario che approda in questi luoghi dimenticati dal mondo sia davvero altruistico, o sia solo un pretesto per sentirsi in pace con se stessi; se sia possibile 'dare' nella stessa misura in cui si riceve. 

" Hakuna matata", senza pensieri, diventa pian piano il suo mantra, e così si lascia andare a tutte le bellezze, le emozioni e le ricchezze interiori che quel posto le sta offrendo, godendo appieno dei benefici che può trarne la sua anima viziata e incontentabile, mutandola... per sempre. 

"Dopo una settimana a casa adesso so che il Mal d'Africa esiste, non è una leggenda. È come una trottola che resta dentro di te facendo girare tutte le sensazioni provate e, girando, produce rumore: il rombo della felicità". 

Ringrazio l'autrice per avermi dato la possibilità di camminare passo passo accanto a lei in tutte le esperienze vissute in terra africana. 
La sua scrittura pulita, fluida e dettagliata mi ha permesso di sentire gli stessi effluvi (non sempre piacevoli), assaporare i gusti dei cibi preparati con amore da un popolo riconoscente, ammirare le immense terre sconfinate e tutte le meraviglie che offrono.
I miei complimenti per non aver permesso agli agi e alle comodità della sua vita da europea di offuscare le necessità dei luoghi visitati, perseguendo, negli anni, l'intento di ricambiare in qualche modo i doni ricevuti.


4 stelle
Recensione a cura di Luna