9 giu 2021

Recensione: CIRCE di Madeline Miller

 





Titolo: Circe

Autore: Madeline Miller

Genere: mitologia

Editore: Marsilio/ Feltrinelli

Formato: ebook e cartaceo

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Trama:

Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull'isola di Eea, non si perde d'animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino – con l'ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l'astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché – non più solo maga, ma anche amante e madre – dovrà armarsi contro le ostilità dell'Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov'è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare. Poggiando su una solida conoscenza delle fonti e su una profonda comprensione dello spirito greco, Madeline Miller fa rivivere una delle figure più conturbanti del mito e ci regala uno sguardo originale sulle grandi storie dell'antichità.




Recensione:


Scrivo a caldo, appena conclusa l’ultima pagina, nel tentativo di cristallizzare nel tempo le emozioni che questa lettura mi ha suscitato. 

Perché temo che non saprò rendere giustizia a questa opera d’arte. 

Il primo pensiero è “Vorrei averlo scritto io”; il secondo “Spero che ne facciano un film”. 

Sì, perché io vorrei “rivedere” Circe, lasciar di nuovo scorrere ogni singola immagine nella mia mente. 

Nella sua visione romanzata e poetica, Madeline Miller ci narra la vita della dea e maga Circe, figlia di Elios, dal punto di vista di Circe stessa. 

Ci viene donata una specie di fiaba musicale dove si rincorrono mito, leggenda e invenzione in una girandola iridescente e travolgente. 

Circe si racconta e si lascia scoprire in un modo del tutto nuovo: figlia, sorella, amante e madre. 

Si mostra nuda e fragile, preda di ciò che sembra precluso a tutti gli altri dei: i sentimenti. 

E in questo libro Circe i sentimenti ce li spiega tutti, con attenzione e solerzia e non si può fare altro che prestare orecchio e ascoltare.  Tacere e assimilarne l’incanto, viaggiare con lei per le terre e i mari, i cieli e gli inferi. E con lei incontrare decine di personaggi che ci faranno provare tutte le più disparate sensazioni. 

Paura, rimorso, rimpianto, cattiveria, egoismo scaveranno un solco nelle nostre anime e poi questo solco verrà ricolmato dall’amore, dalla giustizia, dalla passione e dal sacrificio. 

La Miller ci offre una sua personale visione completamente differente dall’idea che finora si aveva di questa figura mitologica chiamata Circe; una figura che. in questo romanzo. è solo ciò che di più semplice e puro esista: una donna. 

Una donna che ama, ama follemente ed è disposta a tutto per non cedere a ricatti, offese, aridità e crudezze. 

Erano anni che un libro non mi entusiasmava così. 

Leggete questo capolavoro e non ve ne pentirete.


5 stelle 

Recensione a cura di Storm Diving