8 lug 2021

Recensione: L'ALBERO DELLO ZENZERO di Oswald Wynd

 



Titolo: L'albero dello zenzero

Autore: Oswald Wynd

Genere: rosa storico

Editore: Garzanti

Formato: ebook e cartaceo

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Trama:

1903. Sbarcata in Cina dopo un lungo viaggio dalla Scozia, Mary incontra per la prima volta il suo promesso sposo e capisce subito che il loro non sarà un matrimonio felice. Mesi dopo, benché sia rimasta incinta, continua a sentirsi sempre più sola, mentre il marito è perso nei suoi affari. Fino al giorno in cui, durante una delle sue passeggiate, incontra Kurihama, un samurai discendente da una nobile famiglia giapponese. L’uomo è schivo e taciturno, ma riesce a trasmetterle il fascino del suo paese, magico e misterioso. Le racconta di una cultura millenaria e di leggende meravigliose. L’amore nasce senza preavviso: Mary sa che è sbagliato, proibito, ma sa anche che mai, prima d’ora, si è sentita così pienamente sé stessa. Quando la loro relazione viene scoperta, il marito la ripudia e le impedisce di vedere la figlia. La ferita che le lacera il cuore non si richiuderà mai più, ma Mary non è solo una madre, è anche una donna. Ha sogni, speranze, progetti. A questi deve aggrapparsi per non soccombere. Giorno dopo giorno si lascia ammaliare dalle luci, dalle tradizioni, dai costumi di Tokyo, dove ha deciso di vivere con Kurihama e il loro bambino. Lì spera di trovare l’affermazione personale e l’indipendenza tanto desiderate. Ma presto scopre che la difficoltà di raggiungerle, per una donna, è la stessa a qualsiasi latitudine. Così decide che farà di tutto per dimostrare ai suoi figli che un mondo migliore è possibile e che anche una donna è in grado di gestire un impero commerciale. Perché come l’albero dello zenzero può crescere anche sui terreni più sfavorevoli, così la forza di una donna può germogliare ovunque.

Un autore, amato dalla stampa più autorevole, che tutto il mondo sta riscoprendo. Una storia di rinunce e coraggio. Di amore e di lotta per i propri sogni. Una storia in cui il Giappone affiora come lo sfondo in un dipinto per rendere tutto più vivido e con un fascino senza tempo.



Recensione:

Nonostante sia stato scritto nel 1977 ed ambientato agli inizi del ‘900, questo romanzo ha dei tratti moderni e innovativi non indifferenti. 

È presentato sotto forma di diario e di lettere e copre un arco di tempo di circa 40 anni. 

La protagonista Mary è una giovane donna che si trasferisce dalla Scozia alla Cina per sposare un suo conterraneo e crearsi un avvenire. 

L’inizio è piuttosto lento, vengono descritti nei dettagli il viaggio e la fatica che Mary affronta per adattarsi nel paese straniero e tutto il contesto in cui si trova catapultata suo malgrado. 

Nonostante la nascita di una bambina, il matrimonio però si rivela un fallimento e Mary, un giorno, cade preda della passione per un militare giapponese di nome Kentaro che è a sua volta sposato e con 4 figli.

La vita di Mary cambia del tutto perché rimane incinta, viene ripudiata dal marito e cacciata di casa. 

Accetta così la protezione di Kentaro e si stabilisce a Tokyo senza sapere che andrà incontro a qualcosa che distruggerà per sempre i suoi sogni e le sue speranze di felicità!

Tuttavia lei non si abbatte e trova il coraggio e la volontà per andare avanti in quella che, ormai, appare un’esistenza ridotta in macerie e si affida con forza al destino che le riserverà non poche sorprese. 


Ciò che mi è piaciuto molto di questo libro è sicuramente il modo in cui la protagonista contrasta tutte le avversità, senza mai perdersi d’animo e senza lasciarsi inibire dalla morale e dai pregiudizi dell’epoca verso le straniere in terra d’Oriente. 

Le descrizioni del Giappone, come paese e come cultura millenaria, sono molto dettagliate e mi hanno fatto sentire quasi come se vi fossi anche io. 

Probabilmente perché l'autore Wynd è nato proprio lì e sa bene di cosa parla. 

Lo stile delle lettere è piacevole anche se, a volte, i salti temporali sono un po’ troppo repentini, mentre altre, l’autore si dilunga eccessivamente nei particolari. 

Inoltre ciò che mi ha stupito di più è stato il fatto che lo scrittore, pur essendo un uomo, abbia saputo rendere con dovizia le sensazioni e le emozioni della protagonista, tanto che non ci si accorge del fatto che lui sia un maschio!

Il finale è commovente anche se un po’ brusco. 

Personalmente quest’opera mi è piaciuta soprattutto per l’ambientazione in Giappone e lo consiglio a chi come me, ama l’Oriente. 

Non aspettatevi grandi voli da questa storia. Pur essendo gradevole da leggere non ha soddisfatto in pieno le mie aspettative, l’ho trovata un po’ fredda sotto certi aspetti. 

Ovviamente è solo un parere personale. 

3.5 stelle

Recensione a cura di Stefy