3 mar 2020

Recensione: NON SMETTERE DI CERCARMI di Giulia Rizzi







Titolo: Non smettere di cercarmi
Autore: Giulia Rizzi
Genere: contemporary romance
Editore: self publishing
Formato: ebook e cartaceo










Sinossi:
Nina ha diciassette anni quando incontra il piccolo Jake, un ragazzino timido e impacciato, cresciuto senza amici, all'ombra di un padre autoritario. Lei invece si sente già grande, col sangue latino che le brucia nelle vene, la voglia di scappare da una città che le va stretta e la storia d'amore con Angel, appassionata e logorante come solo il primo amore può essere.
Nonostante l'età e le mille differenze a dividerli, tra Nina e Jake nasce un'amicizia tanto improbabile quanto sincera, che profuma ancora di un'infanzia alla quale sono stati strappati troppo presto.
Le circostanze della vita arrivano a separarli, ma solo per farli incontrare di nuovo, sei anni dopo.
Jake è tornato in città, a Grangeville, ed è cresciuto. Del bambino introverso di un tempo sono rimasti solo i grandi occhi blu, pronti a illuminarsi di gioia non appena riconoscono l'amica. Anche Nina è cambiata, ha provato sulla propria pelle quanto possano costare gli errori, e ora è decisa a concentrarsi sulla sua carriera di giornalista, senza alcuna interferenza, nemmeno se la distrazione maggiore è anche l'unica cosa che la trattiene a Grangeville.



Recensione:
“Siamo il ricordo che lasciamo nelle persone, anche a distanza di anni. Il resto conta poco” Silvia Gabe

Da quando ho iniziato questa bellissima avventura da lettrice e blogger alla scoperta dei nuovi talenti,  ho capito una cosa, tra le tante, una cosa che conta molto e che mi aiuterà ad introdurvi la recensione di ‘Non smettere di cercarmi’ di Giulia Rizzi: se, mentre si legge un romanzo si annotano continuamente riflessioni o si evidenziano frasi, significa che quel libro non solo ti è piaciuto ma ti è soprattutto entrato dentro rubandosi una parte del tuo cuore.
Questo è successo con il romanzo di Giulia.

Grangeville, Texas. 
Reyna per gli amici Nina, 17 anni al penultimo anno di liceo si sta recando a casa di Jacob Collins, per tutti Jacob, con la speranza di diventarne la babysitter.
Reyna  studia e lavora, mentre sua madre fa la spogliarellista in un locale e  spende tutto in alcool. Una situazione familiare non facile insomma che ha visto la nostra dolcissima e meravigliosa protagonista scampare ai servizi sociali grazie all’aiuto della nonna materna, venuta dal Messico senza un regolare permesso di soggiorno, pur di darle tutto l’amore di cui aveva bisogno  anche se, forse, non basterà. 

Jack invece, ha 11 anni non ha fratelli o sorelle e apparentemente sembra vivere bene essendo circondato dal benessere e dai suoi genitori, ma è tutta un’illusione. 
Il padre di Jack è un militare dunque, onore, dovere e disciplina sono i tre pilastri su cui è necessario costruire se stessi e, si cambia base ogni due per tre a seconda di ciò che è bene per il paese; senza fiatare. 
La madre invece, è un architetto brillante, nonché una donna affascinante, dolce e ben educata succube dell’amore per suo marito. Con queste premesse non è difficile immaginare che la vita di Jack, al di là delle apparenze, sia quella di un lupo solitario. Ecco perché non dovrà stupirvi vedere i nostri due protagonisti entrare subito in sintonia nonostante la differenza di età. 

La solitudine sembra ci allontani da ogni cosa o persona, ma in realtà è come una lente di ingrandimento che noi stessi diamo all’altro, affinché osservandoci ci comprenda fino in fondo. Adesso sta a voi, scoprire cosa accadrà all’amicizia tra i nostri due ragazzi, vi anticipo soltanto questo: non è la solita storia d’amicizia, ma è molto di più…

Spero di avervi incuriosito nel modo giusto, poiché credetemi nonostante il numero notevole di pagine, che magari spaventa; il libro si legge d’un fiato. 
Personalmente, nonostante i ritmi frenetici del mio quotidiano, l'ho divorato in tre giorni. Questo per dirvi che l’autrice  scrive veramente in modo impeccabile. 

Il suo è uno stile semplice, ma impattante e preciso, con quel pizzico di romanticismo nei confronti della vita che non guasta mai per non perdere fiducia nel domani. Ecco perché riesce a toccare tematiche sociali: come l’abbandono, la malavita, la clandestinità e le discriminazioni con una profondità delicata, ma cruda difficile da dimenticare.
Credetemi arriverete a fine libro con una sola domanda in testa "e adesso come faccio senza i protagonisti?".


5 stelle

Recensione a cura di Sandy