15 ott 2020

Recensione: COME CICALE D'ESTATE di Luigi Mattiello

 






 

 Titolo: Come cicale d'estate
 Autore: Luigi Mattiello
 Genere: narrativa contemporanea
 Editore: Bookabook
 Formato: ebook e cartaceo












Sinossi:
Cos'è la felicità e dove si nasconde? Diego pensa di averla trovata nell'esistenza tranquilla e priva di cambiamenti che conduce a Napoli. Ma la morte di suo nonno lo costringe a tornare in Grecia, a Lindos, da cui è fuggito nel tentativo di dimenticare un passato doloroso. Le sue speranze di potersi trattenere lì solo per poco si infrangono presto e Diego, che ha invitato gli amici a raggiungerlo, si trova a fare i conti con molte questioni irrisolte. Prima tra tutte Daphne, la donna che non ha mai smesso di amare e che lo ha aspettato per tutto questo tempo. Perché la felicità a volte si nasconde nel legame tra passato e presente, in ciò che resta costante... come il canto delle cicale d'estate.


Recensione:

Le cose migliori accadono per caso, quando meno te lo aspetti e profumano di vita e di felicità.

Il romanzo di cui mi accingo a parlarvi è stato esattamente così inaspettato, sorprendente e bellissimo. Uno di quelli che terrò sul comodino e, quando ne avrò necessità o voglia, lo aprirò, magari fermandomi su una delle numerose pagine che ho contrassegnato con un post-it e mi farò cullare dalle sue parole.

Diego è scappato dalla Grecia, dal  suo passato e dai ricordi e conduce una vita tranquilla ed alquanto banale a Napoli. Condivide l'appartamento  con quattro amici Francesco, Emanuele, Antonio e Mario....diversissimi tra loro per sogni, progetti e idee ma uniti da un legame particolare e intenso che li rende una famiglia...

L'arrivo di una lettera da cui Diego scopre che suo nonno è morto, rimescola le carte e costringe il ragazzo a tornare a Lindos dove dovrà affrontare il suo passato, risolvere questioni aperte e fare i conti con il suo cuore e con i sentimenti che prova per Daphne, l'unica donna che abbia mai amato e che, nonostante la lontananza e il tempo non è riuscito mai a scordare.

Diego sarà il timoniere del suo viaggio in mare aperto alla ricerca di se stesso e della felicità....ma per fortuna non dovrà affrontare tutto da solo, i suoi fedeli e fidati amici saranno al suo fianco tappa dopo tappa.


'Non esistono mete raggiunte senza un paio di scarpe usurate, un sorriso e un vestito da indossare una volta aperti gli occhi e smesso di sognare. Perché la notte è fatta di sogni, ma è la luce del giorno ad illuminare i passi che ci separano da essi'.


Il romanzo di Luigi Mattiello è stata una magnifica rivelazione, mai banale, mai scontato, profondamente introspettivo, semplicemente vero.


I dubbi, le incertezze, i timori di Diego sono veri, si percepiscono nettamente ed è facilmente calarsi nei suoi panni, provare ciò che prova. Diego è un ragazzo 'reale', uno di noi e mentre le pagine scorrono veloci, merito della penna fluida dell'autore, cresce la sensazione di conoscerlo, di aver trascorso con lui un periodo della nostra vita, di condividere i suoi problemi e pensieri.

Tra le tante frasi pronunciate dal protagoniste, tra i tanti pensieri che regala al lettore, sicuramente, ne troverete una perfetta per voi, una che sembra essere stata scritta per voi e che si adatta quasi magicamente alla vostra vita, alle vostre percezioni o sensazioni.

'Quando smetterai di aspettare qualcosa o qualcuno che ti cambi la vita, ti renderai capace di qualsiasi cosa, e la tua vita potrà cambiare davvero'.


Questa storia è un elogio alla vita, alle cose semplici e normali, all'ordinaria quotidianità....a ciò che ci rende tutti simili e fratelli.

E' un omaggio alla splendida Grecia ed alla meravigliosa Napoli, agli scorci, ai paesaggi, al sole caldo che lambisce la pelle, al mare sconfinato, alla natura e, in senso più ampio, anche all'immensa bellezza del mondo...il cui respiro si fonde con quello del protagonista e crea un legame tra ciò che è personale, la vita di Diego, e ciò è infinito cioè l'universo.


'Così ho deciso di non aspettare più nulla, di smettere di rincorrere miraggi. Io ho timore di essere felice. La felicità è un attimo.....Immaginarla mi rende felice, averla mi trasforma in un codardo. Io sono fiume che desidera essere mare, brina che vuole essere neve, un tramonto che brama essere alba, un addio che desidera essere un arrivederci. Sono a un passo dal cielo, ma preferisco mantenere saldamente i piedi per terra'.


Una storia di amicizia, di legami indissolubili, d'amore; un invito a tentare, a rischiare, a non attendere passivamente il cambiamento ma ad esserne il fautore, a vivere da protagonisti e non da comparse; a non avere paura e a buttarsi, a non vivere da mediocri, a non fermarsi per paura di fallire o di soffrire, a rincorrere la felicità sempre, ad ascoltare i battiti del proprio cuore e a fidarsi delle cose stabili e durature, quelle che non svaniranno mai.... come il canto delle cicale d'estate.


5 stelle

Emanuela