9 dic 2020

Recensione: SE POI ME NE PENTO? LA MIA VITA A TRENT'ANNI di Laura C.

 





Titolo: Se poi me ne pento? La mia vita a trent'anni.

Autore: Laura C.

Genere: contemporary romance

Editore: self publishing

Formato: ebook e cartaceo

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Sinossi:

Laura ha trent’anni e conduce un’esistenza al limite dell’isolamento. Ha deciso che vuole una vita – e non solo un lavoro – senza contatto con il “pubblico”. Redige articoli in smart working e ama scrivere romanzi, ma ultimamente preferisce contemplare i suoi libri sugli inetti. Le convenzioni sociali la soffocano, l’ansia è la sua peggior nemica, una massa fluttuante che le ripete con voce stridula: “Sei una nullità!”. Nelle sue memorie echeggia il mito degli anni ‘90, il periodo spensierato. Durante la giornata, trae beneficio dall’ascoltare i brani del suo cantautore preferito, Geb, un amore platonico; tanto quello tangibile l’ha solo delusa. Punto di riferimento è la sua mamma premurosa, ma è tempo per Laura di badare a se stessa e al nuovo appartamento.


Esce solo il sabato per fare la spesa, portandosi dietro quello che la sua migliore amica definisce “il carrello da vecchia”. Ginevra, infatti, prova a rigettarla nella mondanità, ma Laura è un’estimatrice di outfit come pigiami ingombranti e pantofole di peluche, insofferente alle discoteche. Si sente goffa, pensa di aprire un canale YouTube per diffondere i migliori tutorial su "Come fare tutto male", mentre rigetta l’aggressività che riscontra nei social network.


Di ritorno da una spedizione al supermercato, durante la quale ha comprato uno spray anti-insetti al posto del deodorante, si imbatte in una visione... Un ragazzo biondo, dagli occhi blu, un angelo custode sceso in Terra: è Geb! Ma no, quel tipo magari gli assomiglia, infatti si presenta come uno psicologo e le propone una terapia a punti che dovrebbe consentirle di ritrovare se stessa e un sano equilibrio. Potrà anche aggiudicarsi il premio in palio per i pazienti guariti: un viaggio a caccia dell’aurora boreale! Dopo la proposta, il “finto” Geb (come Laura lo definisce) si aggiudica una strigliata, ma continuerà a insistere e lei finirà con l’intraprendere il percorso.


Partecipare alla vita, mitigare le sofferenze, trovare la serenità, magari anche l’amore, sono bugie peggiori della gomma blu che cancella la penna o traguardi realmente conseguibili?




Recensione:

Salve cari lettori, 

in questi primi giorni di dicembre, sono qui per parlarvi del romanzo di Laura C., “Se poi me ne pento? La mia vita a trent’anni.”

Una lettura dalle tematiche importanti e di cui si sente poco parlare. Anche se il primo capitolo mi ha lasciata un po’ interdetta, proseguendo ho apprezzato sempre di più. 

Laura, la protagonista, è una ragazza solitaria e chiusa in se stessa, nonché nel suo appartamento, letteralmente. Non esce mai di casa, dove vive con la mamma, lavora in smart working e non ha molti amici. 

Un giorno, di ritorno dal supermercato, uno psicologo, che assomiglia molto al suo cantante preferito, da cui è quasi ossessionata, le chiede di seguire una nuova terapia.

Inaspettatamente, lei accetta.

La scrittura dell’autrice è prolissa, intrisa di psicologia e del percorso personale della protagonista, del cambiamento che riesce a fare grazie all’aiuto del “finto Geb”.

Un romanzo particolare, che ti mette di fronte a una realtà che esiste e che purtroppo ha sempre più appiglio nella mente delle persone. 

Ho apprezzato le diverse sfumature di emozioni che questo libro è riuscito a farmi provare: dolore, speranza, anche un pizzico di divertimento qua e là. 

Mi congratulo con l’autrice per essere riuscita a farmi riflettere e pormi domande su cose a cui, forse, non avevo mai pensato. Per avermi avvicinata a Laura, facendomi provare un forte senso di protezione nei suoi confronti e la voglia di aiutarla.

Nonostante, alcuni problemini nel testo, non posso fare a meno che consigliare questo romanzo.


4 stelle

Recensione a cura di Giulia U.