Titolo: Us
Autore: Grace Annie White
Genere: erotic romance
Editore: self publishing
Formato: ebook e cartaceo
Trama:
Beatrice, insegnante in un istituto classico, si imbatte in un teppista che, davanti ai suoi alunni, la provoca in modo sfacciato. Gran Figo, così si presenta il ragazzo, nonostante abbia la faccia da schiaffi e sia evidentemente un delinquente, attrae la professoressa in modo spontaneo.
Beatrice, per scappare dalla quotidianità conosce Ettore, un Sexy Poliziotto dai modi arroganti e allo tempo gentili e comincia con lui una relazione di sesso senza troppe complicazioni, ma il teppista continua a ronzarle intorno mandandola in completa confusione.
Beatrice si troverà così catapultata in un triangolo amoroso senza via di uscita apparente.
Chi dei due, così agli antipodi, sceglierà alla fine?
Recensione:
"… senza uno dei tre componenti, la relazione non sarebbe stata la stessa e non avrebbe mai potuto funzionare fino in fondo. Loro lo avevano capito da anni, mancavo solo io per raggiungere il cerchio perfetto…"
Lei, lui, l’altro…Beatrice, Ettore ed Enea.
Loro, o meglio come direbbero gli stessi protagonisti: noi.
Una storia decisamente diversa dalle solite, un tema affrontano per niente facile e forse non accettato da tutti.
Due ragazzi che si innamorano della stessa ragazza, la professoressa Bea, che li conosce in situazioni diverse
e ne resta affascinata.
Inizia una storia senza troppo impegno con Ettore, ma non riesce a togliersi dalla testa Enea, ed allora inizia una storia “parallela” anche con lui.
“ ... mentre stavo per aprire bocca, quel teppista alzò il mento con un sorrisetto divertito a piegargli le labbra.Delle belle labbra rosse e carnose ad essere precisi. «Buongiorno, Professoressa Monaco. La stavo aspettando.» Come diavolo faceva a conoscermi? «Buongiorno, e lei sarebbe?» Finsi di non essere rimasta spiazzata.
«Io?» si toccò il petto con le mani «io sono un gran figo.»"
Direi un battibecco niente male quello tra Beatrice e gran figo...vero?
"... Il fatto che il ragazzo facesse il poliziotto, poi, non fece altro che confermare quanto fosse sbagliato ilmio pensiero rivolto costantemente al teppista del parco. Ettore, così si chiamava, fu decisamente carino, mi corteggiò in modo molto educato e rispettoso e, quando mi invitò fuori dal locale per fumare una sigaretta insieme, mi stupì prendendomi il viso con una mano e schiantandomi sul muro per darmi un bacio di quelli da film. Non me lo aspettavo dato il suo comportamento gentile mostratomi fino a quel momento ..."
E questo è il momento in cui Beatrice incontra Ettore.
I due si divertono a farla impazzire, e quando Bea inizia a sospettare che ci sia qualcosa sotto, li affronta ma non si sarebbe mai aspettata la loro rivelazione.
La proposta che le fanno è scioccante ed imprevista.
Quale sarà? Beatrice accetterà la particolare richiesta che le è arrivata?
Nonostante la scrittura di Grace sia inconfondibile, questa storia non mi ha conquistata del tutto.
E non per l’argomento trattato, anzi quello l’ho trovato intrigante.
La storia è scritta quasi esclusivamente dal punto di
vista di Beatrice, e questo è abbastanza logico considerando che ruota tutto attorno a lei e alle sue emozioni; mi è mancato però un pizzico di approfondimento su quello che pensano e provano i ragazzi.
Non temete, tutto viene spiegato ed analizzato ad un certo punto ma, non so, avrei voluto leggere un qualcosa di più.
Forse approfondire troppo avrebbe rovinato o appesantito l’intera vicenda, ma io mi aspettavo di trovare un pochino più di emozioni da parte dei due ragazzi.
Una storia che si legge velocemente, da leggere senza preconcetti o pregiudizi, a mente libera e sgombra.
Tre ragazzi che hanno trovato un loro equilibrio e sono legati da un sentimento puro come solo l’amore
può essere.
"...Non sapevo descrivere le emozioni che avevo provato, sentivo solo quanto fossero intense e pure. Quella notte smisi definitivamente di pensare che tutto quello che stavo vivendo non fosse normale. Finalmente avevo capito che io venivo prima degli altri, prima dei miei genitori, dei miei amici e dei pregiudizi della gente. Me ne fregai delle conseguenze, me ne fregai di tutto se non... della nostra felicità. Del resto se una cosa mi faceva stare così bene, doveva per forza essere la più giusta per me. E se lo era per me, doveva andare bene per tutti, che gli piacesse o meno...".
4 stelle
Recensione a cura di Katrin