6 lug 2018

Recensione: L'INVITATO di Massimiliano Alberti

Hola a todos, nuova giornata e nuovo post.

Oggi oltre a recensire il romanzo 'L'invitato' di Massimiliano Alberti, che ci è piaciuto tantissimo, abbiamo l'onore di ospitare sul nostro blog l'autore e di porgergli alcune domande. 

Iniziamo subito, buona lettura!





Titolo: L'invitato
Autore: Massimiliano Alberti
Genere: Narrativa contemporanea
Editore: Infinito Edizioni
Formato: cartaceo ed ebook
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Sito dell'autore










Sinossi: 
Tre amici, quelli di sempre. Leo, Kevin e Tom. Dopo anni di scorribande nella sonnolenta Trieste, la loro città, si separano per poi ritrovarsi a Vienna. Qui è Tom a convocare Leo - vero protagonista del libro - e Kevin, per coinvolgerli nel progetto di una galleria dedicata alla Pop Art. Ma, in un susseguirsi di colpi di scena e di innamoramenti, tra alcol, eccessi e grame figure, sempre sul filo dell'autoironia, devono via via fare i conti con le loro differenze caratteriali e con una stridente diversità di aspettative. Un disilluso affresco della nostra società in una Vienna che fa da cornice classica a uno stile... del tutto Pop.


Recensione:
Leonardo, Kevin e Tom sono amici di vecchia data, hanno condiviso esperienze, bravate e divertimento, finchè Tom, il più ricco dei tre ha deciso di lasciare Trieste e trasferirsi  a Vienna; il suo allontanamento dalla città ha segnato anche la fine di un’epoca e lo scioglimento del trio.
Ma ora è proprio Tom a decidere di ricostituire il trio di un tempo ed infatti invia una raccomanda ad i suoi amici chiedendo loro di raggiungerlo a Vienna dove vuole coinvolgerli nel suo progetto: una galleria dedicata alla Pop Art.
Leonardo, il vero protagonista del romanzo, dopo un attimo di esitazione, racimola i soldi per il viaggio e parte alla volta della città asburgica, dove ritrova Tom e Kevin: il trio è riunito.
I tre ragazzi però sono cambiati, o almeno Tom e Kevin, il primo lotta per raggiungere un obiettivo, il secondo mette la testa a posto ed inizia una relazione seria.
E Leo? Beh lui fatica a trovare il suo posto, la sua strada. E così tra alcol, figuracce, colpi di scena e momenti ironici, i tre amici si trovano a fare i conti con i loro caratteri diversi e forse per certi  versi incompatibili.

Che accadrà? Leo, Tom e Kevin troveranno un modo per vivere insieme e far crescere la Brothers Art Gallery oppure le loro strade si divideranno? E Leo riuscirà a scoprire qual è il suo percorso?

La Pop Art è la protagonista accanto a Leo, di questo romanzo di Massimiliamo Alberti, scritto con un linguaggio raffinato e ricercato, nessuna frase, nessun dettaglio è lasciato al caso, ogni piccolo elemento è il risultato di una cura profonda e di anni di lavoro.
L’ autore è chiaramente un amante dell’arte, oltre a raccontare una storia frizzante, ironica, a tratti malinconica che porta il lettore a riflettere su vari aspetti della vita, e sulla difficoltà di ognuno a trovare il suo posto nel mondo; crea un omaggio ad uno stile, irriverente ed anticonvenzionale, la Pop Art appunto, che ha avuto il grande merito di trasformare gli oggetti del quotidiano, gli oggetti di consumo in vere e proprie opere d’arte grazie all’uso del colore e di mezzi e strumenti non tradizionali e consueti nel mondo dell’arte. 

Massimiliano Alberti, è un giornalista del nostro tempo che narra la storia di un ragazzo come tanti, un ragazzo senza grandi talenti, senza grandi sogni o obiettivi da raggiungere, uno normale, ‘uno di noi’. Un giovane che fatica a trovare una sua collocazione, che cammina facendo scorrere i suoi giorni in maniera del tutto casuale, che si sente un essere incompiuto e decentrato.

Finalmente ha un’occasione per cambiare le cose, per dare una svolta decisiva alla sua vita, un’occasione fornitagli dal suo amico Tom. Ma Leo, non la saprà sfruttare e la getterà alle ortiche; le sue intenzioni sono buone, ma commette errori su errori; il suo modo di fare è eccessivo, sopra la righe, insolente, supponente; Leo critica tutto, offende tutti senza distinzioni, critici d’arte, ricconi, donne affascinanti, studentesse ed anche i suoi amici di sempre.
È l’antipatico per eccellenza, quel personaggio che si dovrebbe detestare ma che invece viene spontaneo adorare. Leo, anche con il suo caratteraccio, si fa amare senza difficoltà, forse perché il lettore percepisce che i suoi atteggiamenti sono frutto di un disagio interiore, di un senso di inadeguatezza che lo avvolge e gli fa compiere ‘scemate’. Leo, si sente inadatto, ed i volti noti della società viennese, che non perdono occasione di sminuire gli italiani, non fanno altro che acuire questa inappropiatezza, questo senso di inutilità del protagonista, che reagisce alle provocazioni con le parole, parole che offenderanno, feriranno i ‘rivali’ ed anche i suoi amici e gli faranno collezionare, come fossero opere d’arte, una sfilza lunghissima di pessime figure.

Credo sia questo il motivo per cui amiamo Leo, o forse lo amiamo perché lo sentiamo vicino a noi, perché le sue disavventure sono anche un po’ le nostre, perché il suo stato d’animo lo conosciamo bene e lo abbiamo provato almeno una volta nella vita?
Leo è il ragazzo della porta accanto, a cui non va bene nulla, a cui persino l’amore ha voltato le spalle; si perché si innamora di una donna irraggiungibile che non ricambia il suo sentimento, eppure decide di immolarsi per lei e dichiararsi in modo teatrale.
Come uscirà Leo da questa avventura viennese?
Ne uscirà solo, ‘detestato’ da tutti e distrutto ma contro aspettativa salvo, si salvo da una società piena di pregiudizi che crede di essere l’emblema del buongusto ma forse è solo l’esatto contrario. 

Un romanzo imperdibile, che vi farà compiere un tuffo nell'arte e nella vita 'folle' di Leonardo, e come direbbe Magritte, vi ricorderà che 'il mondo è così totalmente e meravigliosamente privo di senso che riuscire ad essere felici non è fortuna: è arte allo stato puro'.
⭐⭐⭐⭐⭐

Ed adesso diamo il benvenuto a Massimiliano Alberti e iniziamo con le domande:




Intervista


  • Massimiliano raccontaci un po’ di te, ho letto che tuo nonno è/era uno scultore è stato lui che ti ha fatto avvicinare al mondo dell’arte?

-Beh, vivere fra i suoi bozzetti  e le sue opere non non mi ha reso indifferente. Tuttavia, l'assidua frequentazione di Vienna mi ha portato a mettere l'arte e la cultura come un tassello fondamentale per la vita.




  • Nel romanzo ‘L’invitato’ la Pop Art è un elemento fondamentale, perché questo movimento artistico ti affascina tanto?

- Chi sarebbe in grado di sfidare, per pazzia e completa      controversia l'olio su tavola di legno di Leonardo se non lo    "screenprinting" di Andy Warhol e Kaufman? La Pop Art hacolore ed è terribilmente provocatoria, la trovo il connubio perfetto per il mio tipo di stile...


  • Hai scelto di parlare di Steve Kaufmann, un’artista meno noto della Pop Art, perché lui e non, che so, il più famoso Andy Warhol?

-Perché Kaufman in realtà è nella discussa neo pop.  
Non potrei più rientrare come scrittore pop e quindi il neo pop è l'onda che devo cavalcare, guardo il futuro, il passato già tormenta troppo la mia mente. 
Per il resto, i suoi sono dei capolavori... 
Non dimentichiamo che Sak era l'assistente di Warhol...


  • Un’artista che ami particolarmente al di fuori della Pop Art?

   -L'immaginazione, è capace di fare dei capolavori che purtroppo non vedremo mai. Scherzo, volevo citare il padre e la madre della mia musa perché per me hanno fatto la più grande opera in termine di bellezza, ma mi limiterò a dirti Botero. 


  •  Come è nata l’idea di questo romanzo?

 -Questo romanzo è nato perché sentivo che avevo la necessità di dire qualcosa... Non voglio essere figlio delle multinazionali con un pedigree di soldatino: lavori, mangi, muori. Completamente sostituibile in ogni momento.... la verità? Chi legge il libro lo capisce... e rimane con un solo dubbio: lei esiste veramente?


  • C’è qualcosa di autobiografico nel protagonista?

-Credo che solo chi scrive fantasia, horror e tutte quelle saghe possa metter poco o quasi nulla di biografico. Se assomiglio a Leo non lo so... dovrei chiederlo a chi mi frequenta.


  • Hai in cantiere altri romanzi?

 -Certo... ho ancora tanto da dire... finché c è vita ho voglia di divertirmi.


Ringraziamo Massimiliano per questa bella intervista, ci ritroviamo al prossimo romanzo.   
A voi lettori un grande abbraccio!!!




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